RECENSIONI DI ABAKISKOI: ALISON WEIR, ANNA BOLENA. L'OSSESSIONE DEL RE

 

 


Titolo: Anna Bolena. L'ossessione del re

Casa Editrice: SUPERBEAT

Data di Pubblicazione: 16/10/2019

Genere: Narrativa, Biografico

Periodo Rappresentato: Epoca Tudor

 

Il periodo Tudor è uno dei più studiati della storia inglese, per la ricchezza culturale e per le vicende politiche e religiose che avvennero in quell'epoca. Enrico VIII è noto per aver radicalmente cambiato la storia del suo Paese e per i suoi matrimoni. L'unione con Anna Bolena, nobildonna inglese madre di Elisabetta I e poi condannata a morte con l'accusa di tradimento, fu la causa scatenante dello Scisma anglicano. Sappiamo molto sul re e sulle vicende di quel tempo, mentre conosciamo poco o nulla della storia di Anna Bolena.

Sappiamo molto della prima moglie, Caterina d'Aragona, del suo lignaggio e della sua vita…ma non di colei che la sostituì come consorte del re.

Le fonti storiche non aiutano. La brevità del regno di Anna Bolena non le consentì di avere il tempo di creare attorno a sé un gruppo intellettuale che la sostenesse e, di conseguenza, la maggior parte delle fonti contemporanee le furono ostili. Non sappiamo niente di lei né del suo pensiero. Incentrare quindi un romanzo attorno a questa figura importantissima e insieme evanescente, quasi monodimensionale nel ritratto poco edificante offerto, diventa quindi una sfida ed un azzardo. Chi era Anna Bolena? Una vittima o una fosca figura del panorama storico? Neppure la consapevolezza che il processo a cui fu sottoposta  fosse una farsa le garantisce una completa riabilitazione, complice le dinamiche che la condussero sul trono inglese. L'assenza poi di notizie sul periodo che precede il suo arrivo a corte, una lacuna tipica per le fonti relative alle donne non illustri, è certamente un problema da un punto di vista storiografico.

Alison Weir, avvalendosi delle fonti in suo possesso e degli studi condotti sulla materia, ha prodotto una biografia romanzata che offre un ritratto insolito di questa sovrana. Possiamo dividere il libro in due parti. Nella prima, incentrata sulle origini e la formazione di Anna Bolena, prevale l'invenzione narrativa che propone un'immagine inedita di questa nobildonna. Allineandosi ad una lettura in chiave femminista di questa regina, la Weir immagina la Bolena come una dama con aspirazioni innovative, una figura controversa ma moderna, complice forse  la fama di sua figlia alcune generazioni dopo. Certamente questa lettura tocca inevitabilmente il clichés, il rischio di creare qualcosa di anacronistico ed appare in alcuni passaggi forzato ma tale forzatura viene superata dal fatto che non sappiamo niente di cosa pensasse Anna Bolena, quindi possiamo anche avallare una simile scelta, dal momento che le fonti sono scarse o nulle.

Più rigorosa è la seconda parte, relativa al matrimonio con Enrico VIII. Il sovrano appare più monodimensionale rispetto ad Anna Bolena e questo elemento serve a mettere in risalto quest'ultima, ma è indubbio che una maggiore sfaccettatura avrebbe giovato alla rappresentazione del rapporto tra i due personaggi.

La narrazione è comunque scorrevole ed avvincente, tanto da tenere il lettore avvinto alla trama fino alla sua conclusione. Un appunto va però all'editing dell'edizione digitale, che presenta qua è là dei refusi. Ne consiglio la lettura, perché permette di conoscere la storia della madre di Elisabetta I, dandole un risalto inatteso.

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