DONNE DEL MEDIOEVO: TEOFANO, IMPERATRICE DEL SACRO ROMANO IMPERO



Nel precedente post, avevo parlato di Adelaide, moglie dell’imperatore Ottone. Oggi parlerò della moglie di suo figlio, una figura che ebbe grande influenza sui membri della dinastia: Teofane.
L’imperatrice Adelaide, insieme al suo consorte, avevano cercato a lungo una sposa adatta per l’erede al trono, il principe e coreggente Ottone II. La scelta cadde su Teofane, una principessa bizantina.
Da tempo, gli Ottoni ambivano ad allacciare dei legami ad Oriente ma, fino a quel momento, non avevano ottenuto i risultati sperati, fino a quando il generale armeno Giovanni Zimisce non prese il potere ed assunse il ruolo di reggente sul trono di Bisanzio. Teofano non apparteneva direttamente alla famiglia imperiale ma Giovanni Zimisce era, all’epoca, l’uomo più potente dell’impero. Tanto bastò agli Ottoni per spingerli a chiedere a Giovanni Zimisce la mano di sua nipote Teofano. La delicata trattativa, iniziata nel 967, si concluse nel 972, quando gli inviati dell’impero giunsero in Italia con la promessa sposa. L’unione era vantaggiosa per ambo le parti: gli Ottoni ottenevano con questo matrimonio una legittimità alla loro posizione, mentre Giovanni Zimisce si guadagnava un utile alleato per consolidare il proprio potere. Giovanni Zimisce, infatti, non apparteneva alla dinastia imperiale ma aveva ottenuto la corona in seguito ad una congiura di palazzo ai danni del precedente sovrano, Niceforo II Foca, a sua volta generale ed a sua volta usurpatore del titolo, ottenuto assassinando l’imperatore Romano II.
Teofane non era dunque una principessa di stirpe reale ma solo la nipote di un usurpatore.

IL MATRIMONIO

Con questa complessa vita familiare alle spalle, Teofane lasciò Bisanzio e, dopo un lungo viaggio, giunse a primavera in Italia, nel 972. All’epoca aveva appena 14 anni ed era molto giovane, come il suo futuro marito, Ottone II, di circa 17 anni ma già al potere insieme al genitore.
Anche se non era un membro della famiglia imperiale, Teofane suscitò fin da subito l’ammirazione generale, grazie alla sua origine ed al fatto che, tramite queste nozze, Bisanzio riconosceva come legittimi gli imperatori della dinastia degli Ottoni. Il 14 aprile, i due giovani furono uniti in matrimonio a Roma. Fu una cerimonia molto raffinata. Papa Giovanni XIII unì celebrò le nozze nella basilica di San Pietro e nominò Teofano imperatrice insieme al marito.

TEOFANO E OTTONE II

Teofano, subito dopo il matrimonio, ottenne la propria legittima dote, come voleva la tradizione germanica…ed era una dote che consisteva in una serie di possedimenti in Italia e Germania. Ne prese subito possesso ed iniziò a decorare i propri palazzi secondo il gusto bizantino. In seguito, il suo nome comparve nei documenti papali destinati ad alcuni monasteri di Pavia, insieme a quello della suocera.
A differenza di Adelaide, Teofano predilesse Roma e l’Italia, stabilendo la propria dimora sull’Aventino e rimanendo legata ai quartieri vicini alla cultura greca. Intessé una fitta rete di rapporti diplomatici ed intervenne in molte occasioni nella politica della città. Nel frattempo, adempì agli obblighi dinastici. Dopo aver messo al mondo due figlie, Adelaide e Sofia, dette alla luce il sospirato erede al trono, Ottone III, nel 980.
Ottone II fu spesso lontano dalla sua consorte, che rimase vedova tre anni dopo la nascita del figlio.

MADRE E REGGENTE

Ottone III non era in grado di governare, a causa della sua giovane età e, per questo motivo, il suo potere fu gestito dalle tre donne più autorevoli della famiglia: l’imperatrice vedova Adelaide, la figlia di quest’ultima, la badessa Matilde di Quedlinburg e la madre Teofano. L’istituto della reggenza non era ancora reso ufficiale ma era ormai una prassi comune all’epoca ma vantava una lunga tradizione. Il ruolo della sovrana, nel mondo germanico e romano, era molto importante, pur non essendo ufficiale. Non essendo in linea di successione, le donne erano destinate alla cura dei figli e del palazzo, cosa che consentiva loro di avere una certa influenza. L’assegnazione della reggenza non seguiva regole precise e, in presenza di tre donne autorevoli, la scelta era ardua ed era appannaggio del partito ottoniano.
Rimasta vedova, Teofane si recò a Pavia, dove viveva la suocera. Nel frattempo, in Germania, i principi tedeschi rivendicavano per loro la cura del giovane imperatore. La situazione spinse le tre donne a mettere da parte i propri dissapori per riavere la tutela di Ottone III. In modo particolare, l’episodio avvicinò Adelaide e Teofane che, in quell’occasione si allearono per un fine comune.
Fu, comunque, una situazione che non si ripeté in seguito. Adelaide e Teofane avevano  interessi ed una concezione del potere completamente diversi. Teofane, come madre e coimperatrice, assunse il potere e condusse a Roma Ottone III, crescendolo nella cultura e nelle tradizioni bizantine, educandolo con i migliori intellettuali greci dell’epoca. Dimostrò una spiccata dote nel tessere alleanze a corte e difese con forza la posizione del figlio, guadagnandosi numerosi nemici. Piuttosto nota era la differenza di vedute con Adelaide, a proposito della diversa concezione del patrimonio di quest’ultima e del diverso modo di gestire il potere. Mentre Adelaide concentrava i propri interessi verso la Germania e considerava i propri possedimenti come qualcosa di separato, Teofane guardava soprattutto a Roma e considerava le terre della suocera una prerogativa dell’impero. In questa situazione, Matilde si pose dalla parte della cognata e Adelaide, per evitare un acuirsi del conflitto, limitò i contatti con la nuora allo stretto necessario.
Teofane difese strenuamente la posizione del figlio, agendo con determinazione e dimostrando forza di carattere. Si circondò di abili consiglieri e mantenne in vigore la cancelleria imperiale, tentando probabilmente delle azioni diplomatiche con la corte di Kiev. Curò l’educazione del figlio con sapere orientale e tradizione sassone. Dopo aver a lungo viaggiato da una dimora all’altra, poiché l’impero non aveva una capitale e la corte era solita spostarsi per controllare il territorio, Teofane morì a 35 anni e venne sepolta nella chiesa di San Pantaleone a Colonia.

Bibliografia

Edith Ennen, Le donne del Medioevo, ed. Laterza

Commenti

  1. Ciao, complimenti per il post! Avevo già avuto modo di studiare la figura di Teofano, ma mi è piaciuto approfondire la sua vita leggendo il tuo articolo :-)

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    1. Credo che molti personaggi dei primi secoli del medioevo meritino un po' di spazio. Sia Teofano, sia Adelaide furono delle grandi eminenze grigie del potere, che garantiranno la sopravvivenza della dinastia.

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