DONNE DEL MEDIOEVO: ADELAIDE DI BORGOGNA, PRINCIPESSA DI BORGOGNA, REGINA D'ITALIA, IMPERATRICE


Il Medioevo è un’epoca considerata tradizionalmente come un periodo caratterizzato da una profonda misoginia. Per molto tempo, non esistette la figura istituzionale dell’consorte reale, ovvero la figura della regina. Essa aveva un ruolo importantissimo come mediatrice, essendo preposta all’accoglienza degli ospiti a palazzo e, grazie alla sua istruzione, spesso era colei che intratteneva le relazioni con le varie parti del regno. Come madre del futuro re, inoltre, si occupava dell’educazione dei principi e dei figli della nobiltà, sui quali aveva una profonda influenza, pur non ricoprendo ufficialmente alcuna carica.
Questa situazione portò alla nascita delle Reggenti. In caso di morte del re, se il suo successore era minorenne, era affidato alla cura della madre che, in qualità di tutrice, manteneva le sorti del regno in sua vece, fino alla maggiore età del sovrano. La figura della reggente iniziò a diffondersi a partire dalla dinastia dei Severi ma non fu mai una carica istituzionale. Neppure presso i popoli germanici questa funzione ebbe un riconoscimento, poiché il potere del re era strettamente legato alla sua capacità di esercitare il dominio militare. Le reggenti, presso questi popoli, quindi, erano forme ufficiose, giustificate dalla funzione materna riconosciuta dalle leggi germaniche.
La figura delle Reggenti assumerà un ruolo di un certo peso solo alla fine del X secolo, con la dinastia degli Ottoni. Una delle figure più importanti fu l’imperatrice Adelaide, una donna dalla storia molto avventurosa…ma chi era Adelaide?
L’infanzia ed il primo matrimonio


Adelaide nacque nel 931 ed era figlia del sovrano di Burgundia Rodolfo II e di Berta di Svevia. All’età di sei anni rimase orfana del padre e, da quel momento, la sua sorte mutò drasticamente. Mentre suo fratello Corrado il Pacifico trovava protezione e rifugio alla corte del re di Germania, Ottone I, e diveniva re di Arles, come successore di Rodolfo II nel 937, Adelaide seguì la madre Berta che, rimasta vedova, si risposò una seconda volta con Ugo di Provenza, re d’Italia.
Questo secondo matrimonio aprì, per Adelaide, le porte delle prime trattative matrimoniali. Allo scopo di consolidare questa alleanza, Adelaide fu fidanzata con il figlio di Ugo di Provenza, Lotario, che fu associato al regno del padre nel 937. Il matrimonio fu celebrato solo dieci anni dopo, quando Adelaide compì sedici anni. La sposa era in possesso di una cospicua dote, che fu utilizzata per far costruire numerose chiese e monasteri, come facevano del resto molte regine a quel tempo. Questa attività le garantì fama di donna pia e religiosa.
Da questo matrimonio nacque una figlia, chiamata Emma. Fu un’unione molto breve. Il 22 novembre 950, Lotario II morì, probabilmente avvelenato da uno dei suoi nobili, il margravio d’Ivrea Berengario II che successe a Lotario II e fece prigioniere la regina vedova e sua figlia. Da quel momento, la sorte di Adelaide mutò di nuovo.

La prigionia e la fuga

Come vedova del precedente sovrano, figlia di Rodolfo II, a suo tempo re d’Italia, e come proprietaria di una dote ingente, Adelaide era una figura strategica per le ambizioni di Berengario. Come era successo per Ugo di Provenza, Berengario si fece incoronare re insieme al figlio a Parigi. In una seconda fase, Berengario pensò di consolidare la propria posizione e quella della propria dinastia sul trono d’Italia celebrando le nozze di suo figlio con la vedova del precedente sovrano…ma su questo punto incontrò la ferma opposizione di Adelaide. Per piegare la sua resistenza, Berengario mandò quest’ultima e sua figlia presso la propria consorte, nella dimora posta sulle rive del Lago di Garda. Non sappiamo come fu il suo soggiorno ma le cronache parlano delle numerose angherie e sevizie che la sposa di Berengario inflisse ad Adelaide, allo scopo di piegarne la volontà. Questa prigionia si concluse con una fuga rocambolesca di Adelaide che, con un po’di fortuna, fuggì dalla dimora e trovò rifugio presso il conte di Canossa. Quando Berengario II venne a sapere della sua fuga, inseguì Adelaide e cinse d’assedio il castello del conte di Canossa. La situazione era molto difficile ma, ancora una volta, sorse un imprevisto che cambiò le sorti della donna: Ottone I, re di Germania.

Ottone I e Adelaide

Ottone era divenuto sovrano della Germania ma era un uomo che ambiva alla carica imperiale. Rimasto da poco vedovo, sviluppò nei confronti di Adelaide le stesse mire di Berengario. Scese con il suo esercito in Italia, liberò Adelaide e la sposò successivamente a Pavia. Essendo Adelaide regina d’Italia, Ottone ottenne la corona come sovrano e legittimò la sua posizione d’imperatore, recandosi a Roma e facendosi incoronare imperatore insieme ad Adelaide. Come sposa di Ottone I, Adelaide non fu affatto una figura di scarso rilievo. Parlava quattro lingue ed era una donna molto colta e devota. Come aveva fatto nel primo matrimonio, si impegnò nella costruzione di numerosi monasteri, attingendo dalla sua dote. Grazie a queste capacità, esercitò una profonda influenza su Ottone I, dal quale ebbe quattro figli.
Queste azioni, però, portarono ad una serie di tensioni in famiglia.
Ottone I aveva avuto dal suo primo matrimonio un figlio, chiamato Liudolfo. Liudolfo era l’erede designato per diritto di nascita ma le grandi capacità di Adelaide avevano rapidamente convinto Ottone a favorire i figli di secondo letto, a scapito del primogenito che, per questo motivo, iniziò a nutrire del risentimento verso il genitore. Liudolfo guidò così una rivolta contro Ottone I in Germania, costringendo il padre a rimanere stabilmente in Germania per placare gli animi e mantenere il potere. Gradualmente Ottone I riuscì a placare il clima di sommossa e nel 954 si riconciliò con Liudolfo che fu privato definitivamente del ducato di Svevia. Liudolfo morì inaspettatamente tre anni dopo nel 957  durante una campagna militare in Italia presso Pombia, vicino a Novara, a causa  delle febbri.

La vedovanza e la reggenza

La morte di Liudolfo lasciò definitivamente spazio ai figli di Adelaide che continuò ad influenzare le scelte del consorte. Alla morte di Ottone I, avvenuta nel 973, proseguì la sua opera di consigliera del figlio, Ottone II, ma ebbe delle difficoltà nel rapporto con la nuora, l’ambiziosa e intelligente principessa bizantina Teofano. Adelaide non ne sopportava l’ingerenza ma accettò gli interventi ed i consigli della figlia Matilda, divenuta badessa, nella gestione del regno di Ottone II. Alla morte di questi, collaborò con la nuora Teofano per la reggenza di Ottone III. Teofano, tuttavia, ebbe l’influenza maggiore, essendo la madre del re e Adelaide, finché Teofano fu in vita, governò i suoi possedimenti in Italia. Alla morte di Teofano si recò in Germania e assunse la reggenza del nipote fino alla sua maggiore età. In seguito, si dedicò alla fondazione di monasteri ed edifici ecclesiastici, favorendo la riforma cluniacense. Si ritirò nel monastero di Seltz in Alsazia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita e morì il 16 dicembre 999. Lo stesso monastero ospita la sua tomba.
Con Adelaide si inaugurò la figura del reggente, una consuetudine nella famiglia degli Ottoni.





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