RECENSIONI DI ABAKISKOI: VALERY ESPERIAN, CHEOPE L'IMMORTALE (IL ROMANZO DEI FARAONI #1)

 

TITOLO Cheope. L'Immortale (Faraoni #1)

AUTORE: Valery Esperian

EDITORE Fanucci, collana Avventura

DATA DI EDIZIONE 23 maggio 2018

PERIODO STORICO SCELTO: Età Egizia

 

 

TRAMA

 

Cheope è stato un sovrano determinato, ambizioso, giusto eppure spietato. Figlio di secondo letto, per diventare faraone ha dovuto dimostrare di possedere il Ka degli eletti. Ha conquistato terre, annientato avversari, schiavizzato popoli. Dopo migliaia di anni, la Grande piramide di Giza, unica delle sette meraviglie del mondo antico sopravvissuta fino ai giorni nostri, testimonia intatta la sua grandezza. Ma i templi edificati, il porto di Wadi al-Jarf sul Mar Rosso, l’apertura dei commerci al di fuori dell’Egitto non sono stati sufficienti a placare la sua brama di potere. Nella sua vita c’era un tassello mancante: svelare il segreto del Santuario di Thoth. Solo così sarebbe stato consacrato dio tra gli dèi, solo così sarebbe stato davvero immortale…

 

RECENSIONE DI ABAKISKOI

 

Dietro il nome di Valery Esperian, si cela un collettivo di scrittori, che insieme hanno collaborato alla stesura di una serie di romanzi dedicata ai principali protagonisti della storia egizia, curata da Franco Forte.

La serie inizia con il romanzo dedicato alla figura del faraone Cheope, passato alla storia come l'autore della piramide più imponente, tuttora meta di visite turistiche da ogni parte del mondo.

La storia romanzata di Cheope descrive la sua esistenza, le sue azioni, le sue gesta e la sua ascesa al potere, dedicando un considerevole spazio alle interazioni del protagonista con i personaggi del nucleo familiare e del suo seguito.

L'inizio del romanzo è molto forte, poiché introduce una serie di elementi che avranno delle conseguenze pesanti sulla storia dell'Egitto stesso. Protagonisti di questa vicenda, comunque, sono essenzialmente due elementi: Cheope e le donne.

Cheope è un personaggio visionario, con un sogno che talvolta non è comprensibile ai suoi contemporanei, in diretto contatto con gli dei. La sua ottica, a tratti non troppo lontana da una forma di delirio, lo pone generalmente in una posizione intermedia tra la realtà sensibile e ciò che si cela oltre di essa.

Molto interessante è il rapporto privilegiato del faraone con il dio della conoscenza Thot, con il quale sembra instaurare dei contatti costanti nel corso del romanzo.

Ad ogni modo, non credo che sia questo l'elemento che mi ha colpito in modo particolare.

La parte che ha uno spazio straordinario nella vicenda di questo romanzo è quella offerta dalle donne: Hetepheres, Neferet, Meritites, Henutsen, Rakhetra. La prima è la sposa reale, costretta a diventare, ancora bambina, la garanzia della legittimazione al trono di Snefru. Grazie al suo sangue, riesce a garantire la successione della sua prole, seguendo le antiche leggi. Figura di riferimento dell'harem e dei figli, non esita a ricorrere alle maniere forti per proteggere la loro posizione.

Neferet è la sua grande rivale. Moglie di Snefru, lo ha incoraggiato a rivendicare il trono tramite Hetepheres, ma ambisce a porre i propri figli sul trono.Spregiudicata e ambiziosa, à la principale nemica di Cheope.

Un capitolo a parte deve essere assegnato alle mogli di Cheope, ognuna delle quali influenza in modo spesso determinante sugli sviluppi successivi: le sorelle di Cheope, Meritites ed Henutsen ricoprono il ruolo di consorti in virtù del loro sangue, contrapponendosi a Rakhetra, non nobile ma altrettanto determinata a vedere i suoi figli sul trono. Il libro è un intreccio di diversi filoni narrativi, ai quali si accompagnano le visioni del faraone.

La scrittura è fluida ed incalzante, capace di tenere i lettori con il fiato sospeso fino alla fine.

Confesso che questa lettura mi ha appassionato dall'inizio alla fine e che è stata una piacevole sorpresa, con un finale per nulla scontato. Il rispetto della fonte storica è abbastanza rigoroso, senza per questo trascurare l'invenzione narrativa.

Commenti

Post più popolari