DOSSIER: LE DONNE MEROVINGE.


INTRODUZIONE

Un esempio della grande abilità orafa di età merovingia

Dopo una lunga gestazione, ho deciso di preparare un piccolo dossier sulle regine merovinge.
Tutto è nato dall’articolo sulla sfortunata regina Galsvinta, ricordata tempo fa in questo blog. La storia era così interessante ai miei occhi da spingermi a riprendere in mano un lavoro che avevo fatto per una mia ricerca universitaria: le regine merovinge. 
Perché è bello e interessante parlare di un personaggio storico ma lo è ancora di più se gli viene dedicata un’analisi in relazione al periodo che lo vide protagonista.
La storia è una disciplina imperfetta ed impietosa. Imperfetta perché non offre risposte esatte in modo permanente. Impietosa perché non ammette riflessioni che non tengano conto dei dati storici.
Parlare dunque di certi personaggi si rivela un’operazione incerta e difficile. Il medioevo e, in modo particolare, i primi secoli, offre una documentazione piuttosto complessa. Gli storiografi del tempo hanno lasciato alcune interessanti vite di pie donne, in odore di santità già in vita. Del resto, la via religiosa era una fonte di riscatto per le donne e per gli uomini che volevano assecondare le proprie inclinazioni spirituali e, con esso, ottenere un riscatto di natura sociale. Leggendo le loro vite, non troverete mai esponenti di basso rango ma, del resto, solo coloro che avevano i mezzi potevano permettersi simili scelte esistenziali.
Gli storiografi non trascurarono neppure le sovrane dei regni romano-barbarici. Le regine barbare si interessarono molto presto al cristianesimo. Alcune di loro si convertirono al credo e divennero ferventi religiose. La Chiesa, con il suo messaggio di speranza, offriva alla donna una forma di riscatto morale e sociale del tutto nuovo. Poiché vi era qualcosa di eroico nella decisione di una femmina, notoriamente debole nei confronti del peccato, di rinunciare al Mondo per seguire i precetti ascetici del culto.  Questo messaggio edificante non mancò di toccare la sensibilità delle regine la cui figura era spesso precaria e incerta all’interno della stessa corte. Molte di loro esistevano come regine solo in quanto compagne dei sovrani, la cui esistenza era fondamentale per garantire loro sostegno e protezione…e questo, in fondo, era il problema. La donna doveva essere protetta, non importava quale fosse la sua condizione sociale. Per questo motivo, il messaggio di elevazione promosso dalla Chiesa divenne una fonte di riscatto per molte di loro che, attraverso la fondazione di monasteri, nobilitavano una condizione naturale altrimenti subalterna e difficile.
Alcune regine divennero note per questo fervore religioso ma non tutte possedevano una simile inclinazione e, se anche l’avevano, non divennero celebri per questo.
La fragilità del loro ruolo  ed una spiccata visione politica spinse alcune di loro ad abbracciare gesti ed azioni la cui efferatezza non aveva nulla da invidiare ai loro reali consorti…ma, del resto, quelli non erano tempi cari a coloro che avevano un cuore tenero.
Celebri sono le regine merovinge, che ebbero un ruolo importante nel corso del periodo storico in cui furono attive. La storiografia ci ha lasciato ritratti indimenticabili e foschi, ma la cui incisività ha segnato la tradizione. Saranno proprio loro le protagoniste dei prossimi approfondimenti di questo blog.

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